“La stranezza”: Il metateatro cinematografico di Roberto Andò
"La stranezza": il metateatro cinematografico di Roberto Andò
di Francesco Clemente
Azzardare un giudizio sull’ultima impresa del regista palermitano Roberto Andò può indurre a rimeditare un vecchio adagio di Giordano Bruno, per cui non è la materia che genera il pensiero, ma al contrario è il pensiero che genera la materia. Lungi dallo scadere nell’elogio sperticato – seppur disinteressato – si ha l’impressione che La stranezza (2022) sia un film raro, anche solo per la constatazione della difficoltà insita nel tentativo ambizioso della trasposizione cinematografica di un capolavoro della drammaturgia mondiale come Sei personaggi in cerca d’autore di Luigi Pirandello.
Andò, invece, dimostra a critica e pubblico di essere riuscito ad andare ben oltre un lodevole cimento, reinventando la poetica pirandelliana attraverso i codici del cinema. Un’elaborazione artistica sapientissima-frutto non soltanto del possesso magistrale dei “ferri del mestiere”, ma anche di un’ispirazione fluida, che affonda le sue radici in un atto d’amore nei confronti della Sicilia, letta e vissuta come dimensione del paradosso, come uno dei luoghi misteriosi della metafisica da cui sgorgano innumerevoli motivi di riflessione universale su sé stessi e sul mondo.
Insomma, Roberto Andò firma il suo capolavoro, di cui indovina il felice minutaggio, la misura della narrazione, la ponderata alternanza dei ritmi, il salomonico equilibrio fra dialogo e immagine, la stringatezza suggestiva delle inquadrature, la caratterizzazione appassionata dei personaggi nella quale si fondono ironia e schiettezza di temperamenti; una compresenza di pregi che spesso è mancata in opere precedenti del regista siciliano-dove le pur geniali intuizioni a livello di soggetto cinematografico (si pensi a Viva la libertà e Le Confessioni) – a volte facevano intravedere qualche elemento sensibilmente perfettibile sul piano realizzativo. Alla luce di ciò, non stupisce che Andò sia riuscito anche a sublimare le inopinate qualità attoriali di Ficarra e Picone (due becchini con la passione per il teatro nella vicenda filmica), per fortuna affrancati dallo stereotipo macchiettistico cui il loro talento comico pare averli per sempre relegati (a differenza della storica e celebre coppia di loro conterranei Franco Franchi e Ciccio Ingrassia), formidabili nel ruolo di compagni di passione e di sventure paesane, ma anche e soprattutto nei panni di un controcanto agrodolce e umoristico del mondo interiore di Luigi Pirandello, reso in questa pellicola dal volto allegorico di un Tony Servillo capace di recitare anche solo con i solchi delle rughe.
Ma il cuore del film non è la narrazione di fatti, bensì il restituire allo spettatore la genesi dell’opera d’arte, la congerie di inquietudine, ossessione e creatività che ha agitato la mente di Pirandello nel concepire Sei personaggi in cerca d’autore, uno squarcio da cui godere del tumultuoso gorgoglio dei pensieri del drammaturgo, del connubio di genio e follia, il tortuoso e suadente meccanismo nascosto da cui prende corpo la fusione fra realtà e finzione, il teatro nel teatro, la duplicazione della realtà nella consapevolezza della finzione. Un magico gioco di specchi mentali, di rinvii semantici incessanti e sfuggenti, che culmina in un crescendo di sorprese, fino ad un colpo di teatro finale che si consuma sullo sfondo di un palcoscenico dove piomba il silenzio e il buio, forse unici sigilli autentici di un mondo di ombre e di fantasmi.
Francesco Clemente
Ottobre 2023
Credits
foto di apertura: https://www.rbcasting.com/eventi/2023/04/07/premio-lo-spiraglio-a-roberto-ando/
foto di Roberto Andò: https://www.rbcasting.com/eventi/2023/01/28/nastro-dellanno-2023-al-film-la-stranezza-di-roberto-ando/
scena del film: https://www.classicult.it/wp-content/uploads/2022/10/La-Stranezza-scena-del-film-scaled.jpg
foto locandina del film: https://www.mymovies.it/film/2022/la-stranezza/poster/0/