Il segno zodiacale dello Scorpione

Costellazione dello Scorpione - tratta da "Uranographia", di Johannes Hevelius (1611-1687)
        Oggi, 23 ottobre, il Sole è entrato nel segno zodiacale (tropicale) dello Scorpione alle ore 00.15 (ora locale) e vi rimarrà fino alle ore 20.57 del 21 novembre prossimo. Vediamo alcune caratteristiche di questo segno, basandoci sulle analogie stagionali e sulle attribuzioni tradizionali e moderne relative alle sue qualità astrologiche.
 
        Il segno dello Scorpione si colloca al centro della stagione autunnale, quando la natura attraversa, alle nostre latitudini, il ciclico periodo del ripiegamento in se stessa, mostra immagini di disfacimento, le “foglie morte”, ma al tempo stesso inizia quell’opera di trasformazione sotterranea profonda, creando l’”humus” che consentirà poi alla vita di rifiorire. Già da questi elementi possiamo cogliere alcuni aspetti della complessa natura dello Scorpione, un segno che si trova ad affrontare il mistero della trasformazione, attraverso la morte delle vecchie forme e la successiva rinascita in forme nuove e più elevate.
 
        Le attribuzioni astrologiche dello Scorpione ci aiutano a comprendere meglio questo segno. La sua polarità è “femminile”, ad indicare la sua grande ricettività e una certa introversione; nella triplice divisione dei segni a seconda dei momenti stagionali (cardinale, fisso e mutevole), la sua modalità è “fissa”, ovvero è al centro della stagione, posizione che conferisce stabilità e costanza; dei quattro elementi (fuoco, terra, aria ed acqua), lo Scorpione appartiene all’elemento ”acqua”, che simboleggia l’importanza delle emozioni forti che caratterizzano il segno.
 
        Infine, i due pianeti che governano il segno, uno tradizionale (Marte) e uno moderno (Plutone), ben definiscono alcuni tratti tipici della personalità del segno: Marte, dio della guerra (Ares dei greci), è simbolo di vitalità, combattività, forza e determinazione, mentre in negativo può dare aggressività, violenza, intemperanza; Plutone, dio degli inferi (Ade dei greci), è simbolo di trasformazione, morte e rinascita, mistero, energia creativa ma anche distruttiva.
 
        L’ambiguità dei simboli di Plutone spiega la natura complessa dello Scorpione, combattuto fra esigenze spesso opposte, che richiedono una profonda introspezione per essere comprese e risolte in comportamenti costruttivi. Lo Scorpione non fugge le lotte, sia esterne che interiori, spesso provocate dalle forti passioni.
 
        Quasi sempre chi ha rilevanti componenti Scorpione nella carta del cielo di nascita (Sole, Luna, Ascendente, “stellium”) sembra essere nato per combattere, sia lotte aperte, sia conflitti interiori. Il confronto con la sua “Ombra” è continuo e può sfociare in una forte personalità, magnetica e profonda, che non si accontenta di rimanere in superficie, sia nei rapporti personali che negli studi e nel lavoro.
 
        Questo segno non sempre viene valutato come merita, forse a causa di alcuni aspetti “pungenti” del suo carattere, eppure la maggior parte dei nativi sono persone affidabili e generose, un punto di riferimento in situazioni difficili. Una caratteristica dello Scorpione tipico, che mi ha sempre colpito, è il suo sguardo: emana “lampi” intensi, che penetrano in profondità, come se scrutassero il fondo dell’anima. Un segno molto ricco e complesso, a volte tormentato, che nonostante le difficoltà che può incontrare, raggiunge spesso alte vette in tutti i campi.
 
        Fra i nati nel segno solare dello Scorpione che mi piace ricordare, vi sono Fëdor Dostoevskij, Martin Lutero e Marie Curie, che ben rappresentano il segno in campo letterario, religioso e scientifico, mentre in campo artistico abbiamo Julia Roberts, Luca Zingaretti, Roberto Benigni, Carlo Verdone, Martin Scorsese e Pablo Picasso; tra i filosofi spiccano Sant’Agostino di Ippona, Voltaire ed Erasmo da Rotterdam.
 
        Ricordiamo sempre che ogni individuo non ha mai solo le caratteristiche del suo segno solare e che quindi vanno evitati giudizi affrettati, che possono diventare dannosi “cliché”.
 
        Infine, per chi volesse approfondire la conoscenza delle valenze simboliche assunte da questo segno dall’antichità greca al Rinascimento, suggerisco l’ottimo testo dello psicoanalista Luigi Aurigemma “Il segno zodiacale dello Scorpione nelle tradizioni occidentali dall’antichità greco-latina al Rinascimento”, ed. Einaudi, 1976.
 
        Tanti auguri ai nati in Scorpione!
 

Pippo Palazzolo

23 ottobre 2024

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