nella primavera del 1999,
una barca di pescatori tunisini,
il waddam,
si arena sulla spiaggia
davanti alla foce dell'irminio.
barca arenata sulla spiaggia.
primavera.
barca investita dal sole.
la mattina il sole batte sulla destra della chiglia.
il pomeriggio sulla sinistra.
tonino viene da cava d'aliga,
fa i sopralluoghi e decide di girare di mattina.
io vengo da marina, faccio i sopralluoghi
e decido di girare di pomeriggio.
senza parlarne,
abbiamo scelto la stessa immagine.
una barca nel sole.
vogliamo raccontare la stessa storia,
la stessa disperazione, lo stesso sogno,
lo stesso incubo stupido e assurdo,
del viaggio della speranza,
della fuga dell'illusione.
immigrazione.
maria mulìci e lebeul me
sono film gemelli,
girati negli stessi giorni,
usciti insieme e proiettati
negli stessi festival.
condividere un progetto,
un modo di guardare,
controluce,
gli occhi stretti a fessura,
le silhouette dei corpi degli attori,
delle persone,
che non sono personaggi.
controluce.
tonino controluce mi aiuta
a calibrare la fotografia del super-8,
gesticola controluce,
è registrato, filmato, catturato,
attore non attore: si presta,
si propone, si abbandona,
nella fiducia di un sorriso
a occhi bassi,
una scrollata di spalle,
la mano nervosa fra i capelli.
fondu.
alessandro